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Cortese punta al pieno recupero e spera di tornare a correre: "Non sento più dolore"

Thursday, 18 February 2021 09:03 GMT

Dopo il terrificante incidente dell’anno scorso a Portimao l’italotedesco ha fatto numerosi passi avanti e dichiara di essere sulla strada verso il rientro in pista

Sulla griglia di partenza del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2021 non vedremo Sandro Cortese, il 31enne che nel 2020 è stato vittima di un brutto infortunio riportato in occasione del Round del Portogallo. La caduta gli ha causato numerose fratture e – per usare le sue stesse parole – “è andato molto vicino a finire sulla sedia a rotelle”. L’eccezionale recupero del campione del mondo 2012 in Moto3™ e 2018 nel WorldSSP è davvero degno di nota e ora riesce a fare tutto senza avvertire più dolore.

“Finalmente è così,” spiega Cortese. “L’ultima parte dell’anno scorso è stata davvero dura dato che per molti mesi sono stato impegnato nel recupero e nella riabilitazione che si sono protratti anche all’inizio di quest’anno. Non potevo praticare sport ma adesso posso provare ad allenarmi sempre di più. Possibilmente ad aprile mi sottoporrò a un’altra operazione per rimuovere le placche. Nel controllo che ho svolto a dicembre sembrava tutto ok ma non avevo ancora recuperato al 100%. I medici mi hanno detto che hanno bisogno di rivalutarmi a fine febbraio o a inizio marzo e che poi possiamo fissare una data per l'operazione per rimuovere le placche che non mi causano dolore anche se in alcune posizioni sono un po’ scomode”.

“Per quanto riguarda le gare, quest’anno sarà molto difficile correre; tutti i posti buoni sono coperti e quindi ora mi concentrerò sul mio pieno recupero e vedremo cosa ci riserverà il futuro. Devo ringraziare molto di essere ancora vivo, di camminare normalmente e di vivere di nuovo una vita normale. Ovviamente le corse mi mancano tanto e mi sarebbe piaciuto che tutto fosse andato diversamente ma quando ti trovi ad affrontare dei periodi così difficili e un infortunio così grande devi soltanto ringraziare di essere di nuovo normale. Sono andato molto vicino a finire su una sedia a rotelle. Rendendomi conto di questo mi sono dimenticato del resto”.

In merito al suo futuro nel mondo delle corse, Cortese ha detto che spera di rientrare ma di farlo solo se avrà il pacchetto giusto: “Il mio desiderio è quello di tornare in sella a una moto e di farlo con un team competitivo. Ho 31 anni, non sono troppi per correre quindi se riuscirò a tornare in pista con un team e una moto competitivi, lo farò. Non sono il tipo di pilota che corre solo per il fatto di essere presente nel paddock; se tornerò sarà perché vorrò lottare per le prime posizioni. Nel nostro mondo è tutto molto veloce, un attimo prima non hai niente per le mani e un attimo dopo hai un’opportunità che non ti aspettavi. Punto a tornare di nuovo in forma al 100% e se avrò quest’occasione allora la coglierò”.

Cortese ha vissuto tre stagioni all’interno del paddock del World Superbike. La prima è stata nel 2018 quando ha portato il team Kallio Racing alla conquista del titolo mondiale dopo un’annata ricca di duelli che lo hanno visto opposto a Jules Cluzel. Nel 2019 ha deciso di compiere il salto verso il WorldSBK con il GRT Yamaha con cui in diverse occasioni è scattato dalla prima fila oltre a entrare in pianta stabile tra i primi dieci. Ha chiuso l’annata con il 12° posto finale, poi ha firmato l’accordo all’ultimo momento con il team Pedercini Kawasaki insieme al quale è entrato ancora in top ten prima che l’incidente di Portimao mettesse fine in anticipo alla sua stagione.

Per quanto riguarda il recupero da un punto di vista psicologico il due volte campione del mondo ha ringraziato tutto coloro che gli sono stati vicino: “Le persone più importanti sono la mia fidanzata, la mia famiglia e gli amici; quando ero in un periodo difficile parlavamo tantissimo ogni giorno. Sono stati con me ogni momento. Molto presto però ho capito che non dovevo essere turbato per ciò che era successo. Quando ero in ospedale e ho visto come sarebbe potuta andare a finire, ovvero restare su una sedia a rotelle per il resto della mia vita, ho colto gli aspetti positivi di ciò che era accaduto. Mi sono ripreso, sono riuscito a camminare di nuovo e in poco tempo anche a fare nuovamente tutte le cose che amo. Quando ho parlato con la mia famiglia mi hanno detto solo di ringraziare”.

Tutto il paddock del WorldSBK augura a Sandro un pronto recupero e di continuare a fare dei passi avanti verso il rientro in pista.

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